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Editoria: notizie / 51. Gli e-book, l’editoria cartacea; ISBN, (da L’Indice dei Libri, settembre 2010)

Posted in e-book, editoria, L'Indice dei Libri, notizie by federico novaro on 27 settembre 2010

I, 3, 13.10.09

ISBN, nuova collana: Special Books

“[…] nel mondo di internet, forse una pausa ci vuole: un libro è differente […]”. La casa editrice Miraggi (collane di narrativa, viaggi, testimonianze) ha aperto nel febbraio 2010 e, nel grande agitarsi che l’arrivo dei reader e degli i-Pad provoca nell’editoria portando con sé l’attesa dell’inesorabile smaterializzazione del libro, ha chiaro dove vuole schierarsi.
Non è indifferente il fatto che questo “[…] gruppo di ragazzi nati negli anni ’70 […]”, curi molto la parte anche materica dell’oggetto (una sovracoperta color carta da pacchi fascia il libro, l’illustrazione, a tutto campo, è svuotata di colore e ridotta ai segni neri di contorno; un foro permette un affaccio alla copertina sottostante, dove la medesima immagine è riprodotta a colori): se i testi vanno incontro ad un destino di sempre maggiore accessibilità e insieme verranno denudati della loro forma materiale, l’editoria (mentre velocemente salgono le quotazioni delle prime edizioni sul mercato antiquario: improvvisamente evidenti nel loro valore testimoniale di ciò che non può tornare) sembra reagire, nel campo cartaceo, in due direzioni, con caratteristiche comuni.

Mentre ancora resiste l’idea dell’one-shot, e, in Italia tardivamente, si assiste alla sparizione dei marchi dalle copertine (GeMS in questo è alfiere: la campagna pubblicitaria per l’estate presentava a Luglio sui quotidiani una pagina intera, con la riproduzione di dieci copertine del gruppo, i cui singoli marchi –Longanesi, Ponte alle Grazie, Chiarelettere, Nord…- erano indistinguibili se non con una lente; lo stesso marchio del gruppo era assente, l’unico rimando era al sito de ilLibraio.it), il senso di un cambiamento imminente e irreversibile si nota nel ritorno a confezioni editoriali curate, carte ben scelte, una certa preziosità della confezione e della cura, in direzione innovativa o nostalgica (quasi sempre in termini citazionisti); così per esempio il grande uso della vergatina per le copertine (le “Letture Einaudi”), la carta porosa (“Gog”, da Nutrimenti, in questo caso con un complesso apparato nella scelta delle illustrazioni –inedite, di giovani autori selezionati da Pablo Echaurren- che si estendono all’interno dei risvolti, e in colore è anche la pagina dell’occhietto), i caratteri che evocano fasti passati (gli Italic che sembrano “Coralli”), le stesse legature (“La Scala” Rizzoli, coi piatti in cartoncino e il dorso in tela), o le ironiche copertine di Isbn, dove i caratteri, che sembrano ricalcati a mano da una copertina originale, giocano con la pulizia dei programmi di grafica e rendono incerto il loro statuto di riproducibilità.

Accanto alla linea nostalgica, che evoca un passato –anche recente- dove la fisicità del libro non era da affermare, c’è una linea che tende a innovare l’oggetto, insistendo sempre sul valore materiale, sulla sua evidenza fisica, che possa marcare una differenza e affermare la propria necessità confronto allo spauracchio intangibile e inafferrabile del testo in rete, anche proseguendo tendenze già in atto: l’abitudine a solcare le copertine di strilli e citazioni pubblicitarie è radicalizzata da Isbn nei sorprendenti “Special Books” disegnati da Alice Beniero, che portano sulla copertina il massimo di informazioni possibili (nuova collana di narrativa contemporanea straniera, prevede sette uscite annue; sono volumi spessi e compatti, il testo molto ben composto, in caratteri piccoli ma spaziati, accessibili anche a viste attenuate, con margini ariosi; in brossura, senza risvolti, con un buon rapporto fra pagine e prezzo): la copertina, e la quarta, in cartoncino opaco bianco, sono pensate come una pagine di una rivista, e i testi, fitti, divisi in colonne, come un articolo, differenti nei caratteri e nell’impostazione per ogni uscita: testo, titolo e autore come strilli, in un caso il nome della collana come una testatina; in b/n più un colore, oltre alla radicalità dell’impostazione che trova nella coerenza concettuale la continuità forte fra i volumi e nella mutevolezza titolo per titolo l’adesione alla retorica dell’one-shot, la necessità tangibile dell’oggetto, la preziosità materica, è data dalla stampa a rilievo: immediatamente percepibile al tatto rivela un verso bianco, colmo di ombre tipografiche, sorprendente e prezioso (Isbn ha anche aperto una collana di ristampe di propri autori, “Reprint”, copertina con illustrazione fotografica a tutto campo, b/n, fondo scuro, titolo come graffito in rosso; nel panorama raffinato e intelligente della casa, un episodio minore).

Il sito di Isbn, qui

Il sito di Miraggi, qui

Il sito di GeMS, qui

Il sito di Longanesi, qui

Il sito de IlLibraio.it, qui

Il sito di Ponte alle Grazie, qui

Il sito di Chiarelettere, qui

Il sito delle edizioni Nord, qui

Il sito di Einaudi, qui

Il sito di Nutrimenti, qui

Il sito di Rizzoli, qui

(Appunti, che qui trascrivo -aggiungendo i links, appare mensilmente sulla rivista cartacea L’Indice dei Libri dal febbraio 2008; è uno spazio nel quale cerco di dar conto di novità editoriali: nuove case editrici, nuove collane, innovazioni significative nella grafica o nei programmi. Per segnalazioni, integrazioni, errori potete lasciare un commento o scrivermi via mail: federico.novaro.libri[chiocciola]gmail.com, grazie)

Articolo apparso su L’Indice dei Libri, n. 8 – XXVII, Settenbre 2010.

*lindice

Qui, il sito de L’Indice.

Una Risposta

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  1. […] agli “Special Book” potete leggerne qui, sempre su […]


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