Editoria: notizie / 72. Nutrimenti (da L’Indice dei Libri, Luglio 2011; 2 di 5)
Nutrimenti, Greenwich > Greenwich.2
“Greenwich”, di Nutrimenti, la collana che ha introdotto in Italia i testi di Percival Everett, Julia Glass (che forse tornerà con un secondo titolo) e Heather McGowan, chiude, in seguito alla separazione fra la casa editrice e Leonardo Luccone di Oblique, riconosciuto padre del progetto.
Chiude e riapre sotto altro nome: “Greenwich.2”, mutata nella natura e negli intenti (vi conflirà la narrativa contemporanea della casa editrice, anche italiana) e nel disegno grafico: rimangono le tracce di scrittura, che nella serie precedente alludeva con forza all’officina del libro, cambia il marchio, che s’allarga e perde lo sfondo verde nel nuovo disegno di Riccardo Falcinelli; sempre disegnata da Ada Carpi sembra voler tentare strade più consuete e riposizionare l’intero marchio in un ambito più facilmente accessibile; in questa ottica anche l’adesione a Beat, il marchio di libri tascabili che accoglie best seller di diverse case editrici (Neri Pozza, minimum fax, Nottetempo…), primo titolo: L’armadio della vergogna, di Franco Giustolisi.
(Appunti, che qui trascrivo -aggiungendo i links, appare mensilmente sulla rivista cartacea L’Indice dei Libri dal febbraio 2008; è uno spazio nel quale cerco di dar conto di novità editoriali: nuove case editrici, nuove collane, innovazioni significative nella grafica o nei programmi. Per segnalazioni, integrazioni, errori potete lasciare un commento o scrivermi via mail: federico.novaro.libri [chiocciola] gmail.com, grazie)
Articolo apparso su L’Indice dei Libri, n. 7/8 – XXVIII, Luglio/Agosto 2011.
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Editoria : notizie / 58. Nutrimenti (da L’Indice dei Libri)
Nuova collana da Nutrimenti: Tusitala
Nutrimenti amplia la propria offerta “non marina” (la casa editrice, nata nel 2001 ha una doppia anima: generalista, fatta di saggi d’attualità, documenti e narrativa, e un’anima marinara, fatta di manuali di nautica, libri fotografici, racconti di mare –in “Nautilus” ha appena pubblicato Pescatore d’Islanda, di Pierre Loti-) e letteraria, con “Tusitala”, che va ad affiancarsi alle ormai rodate “Greenwich” e “Gog”.
Diretta da Filippo Tuena (L’ultimo parallelo, Rizzoli 2007) ne sembra un’emanazione dei gusti e delle fascinazioni.
La stessa presentazione editoriale è inconsueta, scritta in prima persona: “[…] Sono suggerimenti di un lettore più che proposte di un editore. La scelta dei titoli risponde essenzialmente a un’esigenza ‘emotiva’: rintracciare libri che trasmettono la passione per l’avventura e la raccontano con uno stile originale ed evocativo. […] La collana raccoglie diari di esplorazioni e di viaggio, saggi storici, d’arte, biografie, opere di narrativa e di poesia.
I testi hanno anche un apparato iconografico più o meno vasto, inserito nel testo, e che ha funzioni narrative.
In appendice a ogni testo saranno pubblicati interventi di scrittori, critici, traduttori che suggeriranno al pubblico chiavi di lettura eccentriche. […]”; illustrati, in bianco e nero, dalla consueta pulizia di impaginazione, hanno copertine (di Ada Carpi, anche amministratore unico [sic] della casa editrice) di cartoncino vergato opaco, con risvolti e interno illustrato, la copertina tagliata in due poco sopra la metà da due sottili linee bicolori appaiate, che separano l’illustrazione, in basso, dai dati del tsto, in alto, sono molto leggibili, e riconoscibili; il nome della collana è riportato anche sul dorso; in quarta un gioco di dimensioni diverse dei caratteri anima un po’ inutilmente una breve nota; primi titoli: Il giardino dei versi, di Robert Louis Stevenson, tradotto da Raul Montanari, illustrato da Charles Robinson (1885), e Diari antartici, di Robert F. Scott, Ernest Shackleton e Edward A. Wilson.
(Appena uscito -e già l’impostazione delle copertine ha subito una variazione-: La zattera della Medusa, di Jonathan Miles)
(Appunti, che qui trascrivo -aggiungendo i links, appare mensilmente sulla rivista cartacea L’Indice dei Libri dal febbraio 2008; è uno spazio nel quale cerco di dar conto di novità editoriali: nuove case editrici, nuove collane, innovazioni significative nella grafica o nei programmi. Per segnalazioni, integrazioni, errori potete lasciare un commento o scrivermi via mail: federico.novaro.libri [chiocciola] gmail.com, grazie)
Articolo apparso su L’Indice dei Libri, n. 12 – XXVII, Dicembre 2010.
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Editoria : notizie / brevi / 26: Tusitala, nuova collana da Nutrimenti
Dopo “Greenwitch” (info qui) (da qualche uscita sottoposta a delle scelte opinabili che l’appesantiscono con copertine più rozze degli inizi) e “Gog” (info qui), Nutrimenti ha aperto “Tusitala”, per le cure di Filippo Tuena.
Se ne parlerà su L’Indice, in un prossimo Appunti, ma intanto festeggio il suo esordio con queste foto
Editoria: notizie / 51. Gli e-book, l’editoria cartacea; ISBN, (da L’Indice dei Libri, settembre 2010)
ISBN, nuova collana: Special Books
“[…] nel mondo di internet, forse una pausa ci vuole: un libro è differente […]”. La casa editrice Miraggi (collane di narrativa, viaggi, testimonianze) ha aperto nel febbraio 2010 e, nel grande agitarsi che l’arrivo dei reader e degli i-Pad provoca nell’editoria portando con sé l’attesa dell’inesorabile smaterializzazione del libro, ha chiaro dove vuole schierarsi.
Non è indifferente il fatto che questo “[…] gruppo di ragazzi nati negli anni ’70 […]”, curi molto la parte anche materica dell’oggetto (una sovracoperta color carta da pacchi fascia il libro, l’illustrazione, a tutto campo, è svuotata di colore e ridotta ai segni neri di contorno; un foro permette un affaccio alla copertina sottostante, dove la medesima immagine è riprodotta a colori): se i testi vanno incontro ad un destino di sempre maggiore accessibilità e insieme verranno denudati della loro forma materiale, l’editoria (mentre velocemente salgono le quotazioni delle prime edizioni sul mercato antiquario: improvvisamente evidenti nel loro valore testimoniale di ciò che non può tornare) sembra reagire, nel campo cartaceo, in due direzioni, con caratteristiche comuni.
Mentre ancora resiste l’idea dell’one-shot, e, in Italia tardivamente, si assiste alla sparizione dei marchi dalle copertine (GeMS in questo è alfiere: la campagna pubblicitaria per l’estate presentava a Luglio sui quotidiani una pagina intera, con la riproduzione di dieci copertine del gruppo, i cui singoli marchi –Longanesi, Ponte alle Grazie, Chiarelettere, Nord…- erano indistinguibili se non con una lente; lo stesso marchio del gruppo era assente, l’unico rimando era al sito de ilLibraio.it), il senso di un cambiamento imminente e irreversibile si nota nel ritorno a confezioni editoriali curate, carte ben scelte, una certa preziosità della confezione e della cura, in direzione innovativa o nostalgica (quasi sempre in termini citazionisti); così per esempio il grande uso della vergatina per le copertine (le “Letture Einaudi”), la carta porosa (“Gog”, da Nutrimenti, in questo caso con un complesso apparato nella scelta delle illustrazioni –inedite, di giovani autori selezionati da Pablo Echaurren- che si estendono all’interno dei risvolti, e in colore è anche la pagina dell’occhietto), i caratteri che evocano fasti passati (gli Italic che sembrano “Coralli”), le stesse legature (“La Scala” Rizzoli, coi piatti in cartoncino e il dorso in tela), o le ironiche copertine di Isbn, dove i caratteri, che sembrano ricalcati a mano da una copertina originale, giocano con la pulizia dei programmi di grafica e rendono incerto il loro statuto di riproducibilità.
Accanto alla linea nostalgica, che evoca un passato –anche recente- dove la fisicità del libro non era da affermare, c’è una linea che tende a innovare l’oggetto, insistendo sempre sul valore materiale, sulla sua evidenza fisica, che possa marcare una differenza e affermare la propria necessità confronto allo spauracchio intangibile e inafferrabile del testo in rete, anche proseguendo tendenze già in atto: l’abitudine a solcare le copertine di strilli e citazioni pubblicitarie è radicalizzata da Isbn nei sorprendenti “Special Books” disegnati da Alice Beniero, che portano sulla copertina il massimo di informazioni possibili (nuova collana di narrativa contemporanea straniera, prevede sette uscite annue; sono volumi spessi e compatti, il testo molto ben composto, in caratteri piccoli ma spaziati, accessibili anche a viste attenuate, con margini ariosi; in brossura, senza risvolti, con un buon rapporto fra pagine e prezzo): la copertina, e la quarta, in cartoncino opaco bianco, sono pensate come una pagine di una rivista, e i testi, fitti, divisi in colonne, come un articolo, differenti nei caratteri e nell’impostazione per ogni uscita: testo, titolo e autore come strilli, in un caso il nome della collana come una testatina; in b/n più un colore, oltre alla radicalità dell’impostazione che trova nella coerenza concettuale la continuità forte fra i volumi e nella mutevolezza titolo per titolo l’adesione alla retorica dell’one-shot, la necessità tangibile dell’oggetto, la preziosità materica, è data dalla stampa a rilievo: immediatamente percepibile al tatto rivela un verso bianco, colmo di ombre tipografiche, sorprendente e prezioso (Isbn ha anche aperto una collana di ristampe di propri autori, “Reprint”, copertina con illustrazione fotografica a tutto campo, b/n, fondo scuro, titolo come graffito in rosso; nel panorama raffinato e intelligente della casa, un episodio minore).
Il sito di Isbn, qui
Il sito di Miraggi, qui
Il sito di GeMS, qui
Il sito di Longanesi, qui
Il sito de IlLibraio.it, qui
Il sito di Ponte alle Grazie, qui
Il sito di Chiarelettere, qui
Il sito delle edizioni Nord, qui
Il sito di Einaudi, qui
Il sito di Nutrimenti, qui
Il sito di Rizzoli, qui
(Appunti, che qui trascrivo -aggiungendo i links, appare mensilmente sulla rivista cartacea L’Indice dei Libri dal febbraio 2008; è uno spazio nel quale cerco di dar conto di novità editoriali: nuove case editrici, nuove collane, innovazioni significative nella grafica o nei programmi. Per segnalazioni, integrazioni, errori potete lasciare un commento o scrivermi via mail: federico.novaro.libri[chiocciola]gmail.com, grazie)
Articolo apparso su L’Indice dei Libri, n. 8 – XXVII, Settenbre 2010.
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Qui, il sito de L’Indice.
Coming out / Pupa Pippia. Nutrimenti 2010. (segnalazione)
È in libreria
Pupa Pippia / Coming out. Venticinque storie per uscire dall’armadio
art director: Ada Carpi
110 p. ; 12 €
Nutrimenti, Roma 2010
il sito di Nutrimenti, qui.
In capo al testo una premessa:
“[…] Fare coming out richiede nervi d’acciaio, sangue freddo e una dose di coraggio che i marine al confronto sono femminucce delicate e fragili tutte dedite a orli, pizzi, merletti e allo scambio d’informazioni utili sull’ultimo cartamodello appena uscito in edicola. […]”, (p. 7)
È interessante che nell’incipit di un libro, che si pone su posizioni “progressiste” nel parlare di coming out, neanche alla seconda riga già si usi la parola “femminuccia”, rispettandone fedelmente il senso.
Come se la prima preoccupazione sia di rassicurare tutti i soggetti sul fatto che -tanto si parla sempre di maschi- quell’eterno fantasma del gay devirilizzato non è qui di casa.
Il maschio che fa coming out è anzi un supermaschio, che neanche i marine. In quanto alle femmine, anche loro, meglio che si maschilizzino un po’, e lascino pizzi e merletti, perché la situazione lo richiede.
Probabilmente il tono, e gli stereotipi di genere così saldamente impegnati, vogliono essere queer-frendly, e risulta efficace -nel suo eco così televisivo-, per contemporaneamente rassicurare due pubblici immaginari: quello lgtbq (che tutto parla e pensa -è immaginario- come Platinette e la sua furia conservatrice) e quello etero (che solo in quella furia conservatrice -è anch’esso immaginario- è in grado di riconoscersi).
Ma questa è solo una segnalazione, quelle solo le prime due righe.
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